Neoplasie/Inquinamento ambientale

Inquinamento_AtmosfericoNegli ultimi tempi si parla spesso di tumore e tanti studi sono stati condotti per comprendere il “loro” meccanismo d’azione e tanti passi avanti sono stati fino ad ora compiuti. Il quadro  epidemiologico dei tumori è profondamente mutato dagli ultimi 30 anni e la prospettiva che ne emerge sembra essere incoraggiante. Fino ai primi anni Novanta l’indice di mortalità era in continua crescita; al contrario oggi i dati più recenti consentono di osservare come per molti tumori si è verificata una specie di epidemia con una fase di espansione ed una successiva fase di regressione verso livelli sempre più bassi. Questo cambio di “tendenza” è stato possibile grazie al  cambiamento degli stili di vita, di una maggiore attività di prevenzione, di nuove tecniche e potenzialità diagnostiche e terapeutiche; tuttavia nonostante gli innumerevoli passi avanti si assiste ancora oggi ed in maniera sempre più crescente ad una stretta relazione tra cancro delle vie respiratorie ed agenti inquinanti, a prescindere dall’impiego di tabacco che come sappiamo è la prima causa di cancro al polmone.

Non parleremo di quelle che sono le comuni affezioni respiratorie come bronchiti croniche, BPCO  o enfisema, ma ci soffermeremo ad analizzare la connessione tra cancro ed inquinamento. E’ difficile rispondere a tale quesito con certezza in quanto studiare il meccanismo di azione dei tumori non è semplice, è un lavoro che necessita della presa in causa di alcune nozioni importanti: l’insorgenza di un tumore può essere dovuta ad una predisposizione genetica data dalla presenza di oncogeni che facilitano e veicolano la trasformazione in senso neoplastico di alcuni gruppi di cellule; all’insorgenza di un tumore possono concorrere diversi fattori tra cui fumo di sigaretta, obesità, abitudini e stili di vita del tutto scorretti ed infezioni e che molto spesso i fattori ambientali interagiscono con la predisposizione genetica. Da questo si evince facilmente di come il tumore sia una malattia multifattoriale data dall’interazione di più fattori nocivi per l’organismo.Nonostante l’indice di mortalità diminuisca progressivamente, l’indice di morbilità aumenta in maniera esponenziale:nell’ultimo trentennio si è assistito ad un aumento dal 15 al 20 % in più di casi di leucemie e linfomi, del 37 % in più di casi di mesoteliomi, del 27 % in più di tumori al seno e del 20 % in più di tumori al fegato. Una maggiore concentrazione di queste forme tumorali è presente in ben 55 zone del nostro Paese,(ne citiamo solo alcune Trieste, Massa, Livorno, Piombino, Napoli orientale, Sarno, Area industriale di Porto Torres, Bari- Fibronit e Taranto-Ilva…)avvelenate da centrali elettriche,industrie petrolchimiche e altri agglomerati industriali e, ovviamente non poteva mancare essendo un problema di estrema attualità, le discariche abusive. Le principali fonti di inquinamento possono essere facilmente individuate negli autoveicoli, nelle industrie chimiche, nelle raffinerie, negli inceneritori, discariche, impianti di riscaldamento, fertilizzanti e pesticidi utilizzati comunemente nell’agricoltura.

Da alcuni studi effettuati da specialisti in questo ambito risulta che un soggetto fumatore ha un’elevata probabilità di sviluppare lesioni cancerose a livello polmonare soprattutto per l’azione nociva della nicotina e degli innumerevoli composti chimici presenti in una sigaretta,tuttavia se un soggetto vive nello smog di Milano o di qualsiasi altra città industrializzata, il rischio di andare incontro ad un tumore aumenta dell’ 1,5 % rispetto ad un soggetto che vive in campagna, in un ambiente salubre; lo stesso vale per altre forme tumorali ad esempio i linfomi che insorgono in soggetti che hanno vissuto in zone in cui erano presenti inceneritori. Risulta chiaro, quindi, di come il tumore al polmone non colpisce  soltanto soggetti fumatori ma anche soggetti che hanno vissuto o vivono in zone altamente inquinate dove le polveri più sottili penetrano nelle fini vie respiratorie. Tuttavia gli effetti degli inquinamento ambientale sulla salute umana sono noti a tutti e sono conosciuti da anni: l’American Thoracic Society ha stabilito gli effetti potenzialmente attribuibili all’azione degli inquinanti ambientale i quali possono essere acuti( peggioramento dei sintomi respiratori e cardiaci in soggetti predisposti,infezioni respiratorie acute, crisi di asma bronchiale) e questi si manifestano in base alla concentrazione dell’inquinante e della durata dell’esposizione ( oraria o giornaliera), oppure posso essere di tipo cronico e si presentano in seguito ad una esposizione duratura nel tempo( sintomi respiratoti cronici come tosse e catarro, diminuzione della capacità polmonare, bronchite cronica e tumore) e comportano una riduzione della speranza di vita. Importante sarà quindi attuare miglioramenti anche e soprattutto in senso preventivo.

Lascia un commento

You must be logged in to post a comment.