REFERENDUM 20-21 SETTEMBRE 2020

Referendum. Il 20 e 21 settembre tutti al voto per tagliare

il numero di parlamentari!

Tanti hanno fatto finta di provarci, noi ci siamo riusciti. Il taglio dei parlamentari di Camera e Senato è a un passo dall’en­trare in Costituzione. Manca solo l’ultimo passaggio. Il voto dei cittadini. Già, perché solo il referendum confermativo del 20 e 21  settembre 2020 renderà davvero epocale questo passaggio. Serve soltanto la volontà degli elettori.

Perché il taglio sia operativo sulla scheda bi­sogna votare Sì.

Questa storica riforma prevede la riduzione dei deputati da 630 a 400 e dei senatori da 315 a 200. Perché votare per il taglio? Chi è intellet­tualmente onesto ha già ammesso che i lavori delle commissioni, dove davvero si forma l’iter di una legge, sarebbero più celeri. Per non par­lare della maggiore velocità di lavoro dell’Aula. I processi di formazione delle leggi sarebbero dunque semplificati perché più snelli. Quan­do si comincia a lavorare su un’operazione del genere, così importante per il futuro del Paese, si fanno degli approfondimenti per valutare l’impatto della norma, se possibile si fanno indagini conoscitive e simulazioni. Ebbene, noi tutto questo lo abbiamo fatto e siamo stati gli unici che hanno portato fino in fondo la modifica della Costituzione che riduce il numero dei parlamentari. Erano 40 anni che altri facevano finta di provarci:

la commissione Bozzi, la commissione D’Alema, la bozza Violante, tanto per citare le più note, sin dalla prima repubblica, e tante altre. Ma nessuno ha avuto il coraggio di portarla avanti. In teoria andava bene a tutti: poi però al momento decisivo si tiravano indietro perché, diciamoci la verità, la poltrona non voleva tagliarsela nessuno.

Già conosciamo gli alibi di chi oggi si oppone perché vuole mantenere i privilegi. Dicono che questo numero di parlamentari è troppo ridotto perché l’istituzione continui a funzionare.

Non è affatto ciò che avviene in altri Paesi che hanno un numero basso di parlamentari, anzi… Noi siamo stati gli unici ad avere il coraggio di tagliare davvero le poltrone, e ne andiamo fieri.

Poi c’è anche un risparmio per i cittadini:

300.000 euro al giorno, 100 milioni l’anno, un miliardo in 10 anni. Lo avevamo promesso agli italiani. Il taglio era nel nostro programma e sulla base di quel programma un elettore su tre, appena due anni fa, ci ha dato il proprio voto. Abbiamo ripagato la loro fiducia mantenendo l’impegno di ridurre il numero di parlamentari, perché i soldi risparmiati possano essere spesi per altre attività, più vicine alle esigenze dei cittadini.