Referendum. Il 20 e 21 settembre tutti al voto per tagliare
il numero di parlamentari!
Tanti hanno fatto finta di provarci, noi ci siamo riusciti. Il taglio dei parlamentari di Camera e Senato è a un passo dall’entrare in Costituzione. Manca solo l’ultimo passaggio. Il voto dei cittadini. Già, perché solo il referendum confermativo del 20 e 21 settembre 2020 renderà davvero epocale questo passaggio. Serve soltanto la volontà degli elettori.
Perché il taglio sia operativo sulla scheda bisogna votare Sì.
la commissione Bozzi, la commissione D’Alema, la bozza Violante, tanto per citare le più note, sin dalla prima repubblica, e tante altre. Ma nessuno ha avuto il coraggio di portarla avanti. In teoria andava bene a tutti: poi però al momento decisivo si tiravano indietro perché, diciamoci la verità, la poltrona non voleva tagliarsela nessuno.
Già conosciamo gli alibi di chi oggi si oppone perché vuole mantenere i privilegi. Dicono che questo numero di parlamentari è troppo ridotto perché l’istituzione continui a funzionare.
Non è affatto ciò che avviene in altri Paesi che hanno un numero basso di parlamentari, anzi… Noi siamo stati gli unici ad avere il coraggio di tagliare davvero le poltrone, e ne andiamo fieri.
300.000 euro al giorno, 100 milioni l’anno, un miliardo in 10 anni. Lo avevamo promesso agli italiani. Il taglio era nel nostro programma e sulla base di quel programma un elettore su tre, appena due anni fa, ci ha dato il proprio voto. Abbiamo ripagato la loro fiducia mantenendo l’impegno di ridurre il numero di parlamentari, perché i soldi risparmiati possano essere spesi per altre attività, più vicine alle esigenze dei cittadini.