– L’AREA DI VIGNA SANTUCCI rappresenta uno dei luoghi centrali della storica battaglia di
Mentana del 3 novembre 1867, combattuta tra i volontari di Giuseppe Garibaldi e le truppe
pontificie appoggiate dai Francesi. Nonostante la sua importanza negli anni la collina è stata
sacrificata in nome di una scriteriata progettazione urbanistica che non sembra arrestarsi.
il VERSANTE COLLINARE LUNGO LA VIA
NOMENTANA TRA I COMUNI DI MENTANA E MONTEROTONDO,
dove il Piano Urbanistico Comunale prevede nuove zone di edificabilità tali da spazzare via l’unica fascia verde tra i due comuni.
Un bel regalo dell’amministrazione Benedetti spacciato come unica soluzione possibile per la realizzazione da parte di ASTRAL
della nuova ciclopedonale, quest’ultima opera meritevole di cui il M5S è stato promotore persino prima del progetto
presentato dal comune nel 2019 (e che all’epoca non menzionava tale lottizzazione, deliberata solo nel 2021 a seguito di
un’osservazione di privato al Piano Urbanistico Comunale).
Il nome di Mentana, comune alle porte di Roma, è legato alla storica battaglia del 3 novembre 1867
combattuta tra i volontari di Giuseppe Garibaldi e le truppe pontificie appoggiate dai Francesi.
– Il MOVIMENTO 5 STELLE E L’ASSOCIAZIONE ITALIA NOSTRA
intendono fermare questo scempio e hanno inviato una richiesta alla Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Roma
e la provincia Rieti e all’Assessore alla Cultura della Regione Lazio per far sì che le aree legate alla battaglia di Mentana
siano dichiarate di notevole interesse pubblico. Tale dichiarazione permetterebbe di salvaguardare un patrimonio storico
e paesaggistico di rilevanza nazionale. Insieme abbiamo lanciato una petizione già sottoscritta da tanti cittadini che hanno a cuore
l’ambiente e i beni comuni.
Uno dei luoghi centrali dei combattimenti fu la collina di Vigna Santucci, nell’attuale frazione di Casali di Mentana, e in particolare l’omonimo casale che ancora oggi campeggia sul poggio sovrastando il paesaggio circostante e la Riserva naturale di Nomentum.
La stessa area in passato ha restituito importanti resti archeologici di epoca romana, in parte esposti nel locale museo civico, e tratti in basoli dell’antica via Nomentana, di cui uno ancora oggi visibile.
In una qualsiasi cittadina europea la collina sarebbe trattata alla stregua di una memoria inviolabile.
In questo caso invece è stata a poco a poco erosa dal cemento e sacrificata in nome di una scriteriata progettazione urbanistica.
Ma non è tutto, perché il consumo di suolo minaccia ora anche un’altra importante area legata alla battaglia del 1867 e alle memorie storico-archeologiche del territorio, ovvero il versante collinare lungo Via Nomentana tra i comuni di Mentana e Monterotondo, unico residuo superstite di un paesaggio rurale punteggiato da boschetti e fattorie, tra cui il casale che domina la collina lungo via dei Cannetacci con il suo caratteristico profilo. Facciamo presente che siamo stati i primi a chiedere un percorso ciclabile, da percorrere anche a piedi, tra Mentana e Monterotondo e siamo assolutamente favorevoli ma senza devastare il nostro territorio con la inutile, quanto dannosa colata di cemento. L’obiettivo si può raggiungere anche in altro modo, se non si vuole favorire sempre i soliti noti.
La realizzazione delle opere in progetto farebbe sparire per sempre questi luoghi identitari del paesaggio e della storia nazionale. Per questo abbiamo sottoposto in sede di Consiglio Comunale una mozione affinché fosse la stessa amministrazione a sottoporre la questione della loro tutela agli organi competenti, ma la richiesta è stata bocciata in blocco dalla maggioranza e parte dell’opposizione senza una spiegazione.
Il M5S e Italia Nostra intendono fermare questo scempio ed hanno inviato una richiesta alla Soprintendenza competente e all’assessore alla Cultura della Regione Lazio per far sì che le aree legate alla battaglia di Mentana siano dichiarate di notevole interesse pubblico. La dichiarazione permetterebbe di stabilire norme specifiche per evitare che vengano inflitti ulteriori danni a un patrimonio storico e paesaggistico di rilevanza nazionale. Una petizione sottoscritta da tanti cittadini che hanno a cuore l’ambiente e i Beni Comuni può dare più forza a questa iniziativa.
Firma anche tu per dire stop al cemento e difendere il paesaggio e la storia, beni che appartengono a tutti a noi.